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PERFORMANCE
ALBUM
TESTO ORIGINALE:
I was wandering in the rain
Mask of life, feelin' insane
Swift and sudden fall from grace
Sunny days seem far away
Kremlin's shadow belittlin' me
Stalin's tomb won't let me be
On and on and on it came
Wish the rain would just let me be
Chorus:
How does it feel
(How does it feel)
How does it feel
How does it feel
When you're alone
And you're cold inside
Here abandoned in my fame
Armageddon of the brain
KGB was doggin' me
Take my name and just let me be
Then a beggar boy called my name
Happy days will drown the pain
On and on and on it came
Again, and again, and again...
Take my name and just let me be
Chorus
(Repeat)
Like a stranger in Moscow
Like a stranger in Moscow
We're talkin' danger
We're talkin' danger baby
Like a stranger in Moscow
We're talkin' danger
We're talkin' danger baby
Like a stranger in Moscow
I'm livin' lonely
I'm livin' lonely baby
A stranger in Moscow
TRADUZIONE:
A zonzo nella pioggia
una maschera, mi sentivo pazzo
una improvvisa e rapida caduta dalla grazia
le belle giornate sembravano lontane
l'ombra del Cremlino mi fa sentire insignificante
la tomba di Stalin non mi dà pace
continuava e continuava
vorrei che la pioggia mi lasciasse in pace
come ci si sente (x3)
quando sei solo e dentro hai freddo
abbandonato qui con la mia fama
il giudizio finale del cervello
il KGB alle calcagna
scriviti il mio nome e lasciami stare
poi un piccolo mendicante mi chiamò
giorni felici annulleranno il dolore
e continuava e continuava
sempre sempre sempre....
scriviti il mio nome e lasciami stare
come ci si sente (x7)
quando sei solo e dentro hai freddo
come uno straniero a Mosca
come un estraneo a Mosca
stiamo parlando è pericoloso, è pericoloso cara come uno straniero a Mosca (x2)
vivo nella solitudine,vivo nella solitudine cara
un estraneo a Mosca
(michaeljacksonredelpop.blogspot.com)
INFORMAZIONI:
(fonte: wikipedia)
Stranger in Moscow è il quinto e ultimo singolo estratto dall'album HIStory del cantante statunitense Michael Jackson. Fu messo in commercio in tutto il mondo nel novembre del 1996, ma non fu mai diffuso negli Stati Uniti fino all'agosto del 1997. Scritta da Jackson mentre era in tour a Mosca nel 1993, la canzone vide la luce nel pieno del clamore mediatico suscitato dalle accuse di pedofilia mosse contro il cantante, che parla di una "caduta dalla grazia" ("fall from grace") che l'ha lasciato solo, paranoico e sull'orlo della pazzia.
Una volta ultimato il brano, Jackson, contento del risultato, decise di fare del secondo disco di HIStory un album in studio con nuovi inediti piuttosto che un altro greatest hits con alcuni nuovi brani. Dopo la sua pubblicazione, Stranger in Moscow è stata subito lodata da gran parte degli esperti musicali e ad oggi rimane uno dei pezzi di Jackson più acclamati e apprezzati dalla critica. Commercialmente, invece, il singolo ha avuto alterne fortune e conseguito risultati al di sotto delle potenzialità del cantante, probabilmente perché l'album HIStory, che ha riscosso grande successo, era già presente sul mercato da quasi diciotto mesi e numeroso materiale del disco era già stato pubblicato e accolto in modo caloroso. Il 19 giugno 2006, il singolo è stato ristampato come parte del boxset Visionary: The Video Singles, raggiungendo la prima posizione in Spagna.
Il video musicale della canzone racconta la vita di sei persone, tra cui lo stesso Jackson, lasciate ai margini della società e avulse dal mondo che le circonda. Le immagini presenti nel video hanno ispirato uno spot pubblicitario.
Nel libro The Many Faces of Michael Jackson, l'autore Lee Pinkerton ha osservato come molti brani di HIStory, tra i quali anche Stranger in Moscow, siano delle risposte di Jackson agli avvenimenti reali succedutisi nella sua vita personale.
Nel 1993, il rapporto tra Jackson e la stampa fu compromesso dalle pesanti accuse di molestie sessuali verso i minori. Mentre l'inchiesta penale aveva luogo, il cantante divenne, infatti, oggetto di un'attenzione ipertrofica da parte dei media, che non lesinarono titoli sensazionalistici per attirare lettori e spettatori. All'epoca Jackson commentò così l'accanimento dei media:
« Voglio dire che sono particolarmente turbato dalla gestione della questione da parte dei mass media, è terribile. In ogni singola occasione i giornalisti hanno sezionato e manipolato tali accuse solo per giungere alle loro conclusioni. »
In quel periodo, il cantante cominciò a fare uso regolare di antidolorifici e farmaci, in particolar modo di Valium e Lorazepam per affrontare lo stress provocato dalle accuse formulategli contro. Proprio il massiccio uso di antidolorifici sarebbe stata, anni dopo, una delle cause principali della sua prematura morte. In quel periodo iniziarono anche a circolare voci secondo cui Jackson aveva perso circa 4,5 kg di peso e aveva smesso di mangiare. La salute del cantante stava peggiorando così tanto che si decise di interrompere il Dangerous World Tour, ancora in corso, per permettergli di sottoporsi a cure di riabilitazione. Jackson aveva, infatti, prenotato l'intero quarto piano di una clinica segreta. Il suo portavoce disse ai giornalisti che Michael era "a malapena in possesso delle proprie facoltà intellettive".
Quando Jackson lasciò gli Stati Uniti per iniziare la terapia di riabilitazione, i media parvero lucrare sul momento difficile del cantante. Il Daily Mirror indisse un concorso chiamato "Spot the Jacko" che metteva in palio un viaggio a Disney World per i lettori che avessero scoperto la clinica in cui era ricoverato il cantante. Il Daily Express titolò in prima pagina "La star depressa affronta la vita on the Run", mentre il News of the World accusò Jackson di essere un fuggitivo. Gli stessi tabloid diffusero anche la falsa notizia che Jackson si trovava in Europa per sottoporsi a vari interventi di chirurgia plastica, che l'avrebbero reso irriconoscibile al suo ritorno.
Stranger in Moscow è una ballata in stile rhythm and blues scritta da Jackson a Mosca nel 1993, durante la tappa russa del suo Dangerous World Tour. La chitarra in sottofondo è di Steve Lukather, mentre tastiere, sintetizzatori e bassi sono di David Paich e Steve Porcaro.
Tutti e tre sono ex membri dei Toto, con cui Jackson collaborava già dai tempi di Thriller. Originariamente l'album HIStory, del quale la canzone fa parte, era stato progettato come un greatest hits con qualche traccia nuova, pubblicato per rilanciare l'immagine del cantante dopo le accuse di pedofilia a suo carico. Jackson e i suoi collaboratori furono, tuttavia, così contenti del risultato di Stranger in Moscow che decisero di inserire nella raccolta un altro disco, un vero e proprio album in studio con tracce inedite. Un remix di Stranger in Moscow è presente nell'album Blood on the Dance Floor, mentre la canzone originale è stata inserita nel Greatest Hits Michael Jackson: The Ultimate Collection.
Verso la fine della canzone, una voce sussurra in lingua russa: "Зачем ты приехал к нам, враг от Запада? Признайся! Он приехал, чтобы украсть у нас великие достижения народа, великие труды рабочих" (traduzione: "Perché tu sei venuto qui da Ovest? Dimmi la verità! Egli è venuto a sottrarre le grandi conquiste del popolo, le grandi realizzazioni dei lavoratori"). Una contraddizione nel testo di Stranger in Moscow si rintraccia nelle righe "KGB was doggin' me, take my name and just let me be..." ("Il Kgb mi stava dando la caccia, prendete il mio nome e lasciatemi stare..."). Il KGB (la polizia segreta dell'URSS) fu sciolto in contemporanea con la dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991), vale a dire quattro anni prima della pubblicazione della canzone. Un'altra incongruenza con la canzone si trova all'interno del verso "Kremlin shadow's belittlin' me, Stalin's tomb won't let me be" ("L'ombra del Cremlino mi sminuisce, la tomba di Stalin non mi lascerà stare"). Joseph Stalin (1878 - 1953) non è sepolto in un cimitero, ma vicino al Cremlino di Mosca, accanto alle tombe di altri capi di Stato sovietici. Il corpo imbalsamato del fondatore dell'Unione Sovietica, Vladimir Lenin (quindi non quello di Joseph Stalin), si trova ancora nel mausoleo di Lenin in Piazza Rossa.
La canzone è stata accolta bene da critici e produttori musicali. James Hunter della rivista Rolling Stone ha commentato: "[Jackson è] arrabbiato, triste, torturato, infiammato, furibondo per ciò che egli definisce, in Stranger in Moscow, una "rapida e improvvisa caduta dalla grazia"... Ben lontano dai tempi di Thriller, HIStory appare come un lavoro molto più introverso e critico nei confronti della società, quasi nostalgico, per l'appunto, dei vecchi tempi".
Jon Pareles del New York Times ha scritto: "Le ballate sono riccamente melodiche. Stranger in Moscow, con versi strani del tipo "Stalin's tomb won't let me be", ha un coro bellissimo che reitera la domanda "How does it feel?" ("Come ci si sente?")". Fred Shuster del Daily News di Los Angeles ha descritto Stranger in Moscow come "una lussureggiante, splendida ballata, probabilmente la migliore traccia di HIStory".
Stephen Thomas Erlewine di All Music Guide ha parlato di HIStory in questi termini: "Jackson produce un ottimo album con alcuni eccellenti brani pop, consegnando alla critica quello che, molto probabilmente, pare essere il suo miglior lavoro dai tempi di Thriller... Stranger in Moscow è una delle sue ballate più inquietanti". Bruce Swedien, collaboratore di Jackson per molti anni, ha descritto Stranger in Moscow come "una delle migliori canzoni che Michael abbia mai prodotto. Patrick Macdonal del Seattle Times, invece, ha parlato di "una bella ballata intervallata dal suono della pioggia". Secondo molti in Stranger in Moscow trova la sua massima rappresentazione "uno stato d'animo solitario e inquietante".
Chris Willman del Los Angeles Times ha scritto: "Stranger in Moscow, come d'altronde gran parte delle tracce di HIStory, tratta del rimorso e della paranoia, descritti come più simili ad una paura molto profonda, più sfocata di un perenne passato in stile Billie Jean. Jackson immagina di essere solo e alla deriva in una Russia desolata, braccato da un invisibile KGB: "Here abandoned in my fame, Armageddon of the brain" ("Qui, abbandonato nella mia fama, Armageddon del cervello"), canta nei versi, tra l'altro molto contenuti, prima di iniziare a urlare contro la sua solitudine desolata e inconsolabile. È qui, in questa canzone, che alberga il vero genio - e forse la vera personalità - di Michael Jackson".
Il videoclip di Stranger in Moscow ha come protagoniste sei persone che vivono per conto proprio in un paesaggio urbano, mentre il resto del mondo che le circonda si muove a rallentatore. La prima metà del video introduce queste figure: un uomo che guarda la città dalla finestra della sua camera da letto, una donna seduta da sola in un bar, un uomo senza fissa dimora che cammina in una strada umida, una figura solitaria che dà da mangiare ai piccioni, un ragazzo escluso da una partita di baseball e, infine, lo stesso Jackson che cammina per le strade della città. Si fa uso di effetti speciali e della tecnica slow motion nel rappresentare uccelli e vespe volanti che rompono il vetro ed escono dal bar.
Nella seconda metà del video sulla città inizia a scendere la pioggia e i cittadini che iniziano a cercare di fuggire. Tutto è mostrato ancora una volta in slow motion. Dal loro ricovero sicuro i sei "stranieri" osservano tutti gli altri affannarsi inutilmente per evitare l'improvviso cambiamento delle condizioni atmosferiche. Alla fine decidono di andare fuori, dove rivolgono gli occhi verso il cielo per consentire alla pioggia di bagnarli. Il video si conclude con un uomo che parla in russo.
Il biografo di Jackson, J. Randy Taraborrelli, ha dichiarato che il video si basa sulla vita reale di Michael. Il cantante, infatti, era solito camminare di notte da solo in cerca di nuovi amici, anche al culmine della sua popolarità musicale. Gli anni '80 videro un significativo cambiamento dell'umore di Jackson, che divenne profondamente infelice. Sul suo stato d'animo il cantante ebbe a dire: "Anche a casa mi sento sempre solo. Sto seduto nella mia stanza e, a volte, mi metto addirittura a piangere. È così difficile fare amicizie... a volte giro per il quartiere di notte, da solo, sperando di trovare qualcuno con cui parlare. Ma non riesco mai a trovare nessuno".
Il video di Stranger in Moscow ha ispirato lo spot pubblicitario per l'ICC Champions Trophy del 2004, dove si vede una fanciulla vagare sotto la pioggia, mentre alcuni bambini giocano a cricket. Il videoclip è presente nella registrazione HIStory on Film, Volume II e nel lato DVD del singolo Visionary.
Stranger in Moscow ha ottenuto in generale un buon successo. Il singolo ha avuto riscontri positivi soprattutto in Europa, dove, nonostante sia riuscito a raggiungere la prima posizione soltanto in Spagna, è entrato nella top ten di diverse nazioni (come Italia, Regno Unito, Olanda, Austria e Svizzera). È stato, però, un clamoroso flop negli Stati Uniti, dove ha occupato solo la posizione #91 della Billboard Hot 100, la classifica dei singoli più venduti negli USA.
[SE AVETE ALTRE INFORMAZIONI DA DARMI SU QUESTA CANZONE, SIETE LIBERI DI DIRMELO IN MODO CHE IO POSSA AGGIUNGERLE]
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